Presso l'Ebraismo antico, la legge biblica prevista dal Levitico disponeva che ogni cinque decenni si celebrasse un anno di festa con l'astensione dal lavoro agricolo, l'affrancamento degli schiavi, la remissione dei debiti e la restituzione agli israeliti della terra dei loro padri, eventualmente venduta o persa cadendo in schiavitù.
Anche quest'anno le celebrazioni per i santi patroni di Lecce, Oronzo, Giusto e Fortunato, risentiranno del protrarsi dello stato di emergenza legato alla pandemia di Covid-19 e alle restrizioni governative per contenerla.
Giunge puntuale, come ogni anno, la solennità di Santi Oronzo, Giusto e Fortunato (il prossimo 26 agosto ndr), patroni della città di Lecce e dell’intera arcidiocesi che quest’anno sarà arricchita dall’apertura del Giubileo Oronziano a duemila anni dalla nascita del primo vescovo della città.
La notizia è di quelle destinate ad entrare nelle pagine della storia della Chiesa locale. Il 3 agosto scorso la Penitenzieria Apostolica, guidata dal card. Mauro Piacenza, ha ufficialmente dato il suo assenso all'indizione di un Anno Giubilare Oronziano che si svolgerà nell'arcidiocesi di Lecce a partire dalle imminenti feste patronali sino al 26 agosto dell'anno 2022.
La statua di Sant’Oronzo fu quindi realizzata a Venezia da una bottega d’arte specializzata, la quale non solo seguì il modello fornito da Mauro Manieri, ma si attenne scrupolosamente alle sue indicazioni, riguardo a misure e materiali da utilizzare.
La statua di Sant’Oronzo in piazza fu realizzata a Venezia, ma su modello di Mauro Manieri, a cui si deve quindi per intero la paternità artistica dell’opera.