Avere esplorato i nostri confini con il digiuno dalle nostre abituali ancore di salvataggio nevrotiche, ed esserci resi conto che solo la preghiera può collocarci al di là di noi stessi in un’alternativa possibile, che non si riduca alla vita animale, dovrebbe renderci più comprensivi verso gli altri, abitati dai nostri stessi limiti e fragilità.
Portalecce volentieri ripropone l’artico apparso ieri su “La Gazzetta del Mezzogiorno” a firma del vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli.
“Lussuria, lussuria; sempre guerra e lussuria; non c’è nient’altro che rimanga di moda”, scriveva William Shakespeare nel suo “Troilo e Cressida”.
Il presidente della Russia è obbligato a giocare il tutto per tutto, per non lasciare la mossa vincente agli odiati nemici. Sempre più preoccupato di guardarsi le spalle, sottoscacco sul piano interno ed internazionale.
Portalecce volentieri ripropone l’artico apparso sabato scorso su “Nuovo Quotidiano di Puglia” a firma del vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli.
Portalecce volentieri ripropone l’artico apparso ieri su “La Gazzetta del Mezzogiorno” a firma del vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli.