“Dobbiamo rinnovare la Chiesa mentre è in cammino. Non possiamo fermarci a pensare come fare tutto giusto e poi agire. Dobbiamo agire e basta e, attraverso questo agire, ci rinnoviamo perché stiamo viaggiando con Dio. Questo viaggio è profondamente relazionale e questo è il cuore stesso della Chiesa”.
Erano i primi giorni di aprile quando il seminario superiore di Vorzel fu saccheggiato. Si trova nella periferia di Kiev, a pochi chilometri dalle città martiri di Bucha, Irpin, Borodjanka.
C’è un sacerdote ucraino tra i sei nuovi beati che verranno presto proclamati: si tratta del Servo di Dio Pietro Paolo Oros, sacerdote dell’Eparchia di Mukačevo (Ucraina), nato il 14 luglio 1917 a Biri (Ungheria) e ucciso “in odio alla fede” il 28 agosto 1953 a Siltse (Unione Sovietica).
“Aggio fatto ‘nu voto ‘a Maronna d’a neve/ si me passa ‘sta freve, oro e perle Le do”. Sono due canzoni di autori napoletani: Gigi D’Alessio e la seconda, scritta nel 1934, da Libero Bovio, il motivo parla di un voto fatto alla “Maronna d’a neve”.
La crisi economica e sociale che stiamo vivendo, e che purtroppo non si annuncia a breve termine, esaspera sempre più forme di individualismo e di aggressività tra gli uomini.
La musica ha sempre esercitato un importante ruolo nella cultura di ogni popolo, e sembra che in origine fosse il linguaggio privilegiato per entrare in contatto con la divinità.