La ciliegia, prelibato frutto di purezza e di abbondanza, di colore rosso intenso, presagio della passione del Signore, è nelle mani del Bambino in braccio alla Vergine Maria in un meraviglioso e commovente connubio di dolcezza e di affetto tra madre e figlio.
Venerdì prossimo 24 maggio, come da antica tradizione, a Lecce si festeggia la “Madonna te le cerase” la cui statua si venera nella chiesa dedicata a Santa Maria della Provvidenza detta anche “delle Alcantarine”.
Il gelataru, gelataio, si riconosceva per il grido “gelati al limone, gelati!” gusto che, più di ogni altro, era particolarmente richiesto perché ritenuto estremamente dissetante; tuttavia disponeva anche di quello al cioccolato ed alla crema.
I veicoli adibiti al trasporto di passeggeri, le carrozze singolarmente tirate da uno o più cavalli, erano guidate dai cucchieri, cocchieri, distinti in vetturini, se privati, carruzzieri, carrozzieri, se effettuavano il servizio pubblico.
Artiere era definito genericamente chi svolgeva un mestiere che presupponeva un’attività manuale; il termine in sé non conteneva una oggettiva distinzione qualitativa e valutativa del mestiere stesso, tuttavia, tra le diverse categorie di artigiani, sorgevano spontanee classificazioni.
C’è una storia bella quanto poche altre a Lecce e non solo. Quella, cioè, che lega il sentimento religioso di chi abita un luogo, sia esso città o un intero territorio, con i santi di elezione, i propri protettori.