Svelato l'altare restaurato di San Francesco di Paola nella Basilica di Santa Croce in Lecce.
Sulla parte superiore della facciata del duomo di Lecce, quella con il trionfo di Sant’Oronzo, campeggia al centro, sul punto più alto, un medaglione ovale scolpito nella pietra leccese con l'effige di un leone rampante che si morde la coda.
In tutta la provincia di Lecce le feste pasquali hanno il loro epilogo con la Pasquetta, diversamente detta riu o pascareddhra: una scampagnata con annessa merenda che si fa il Lunedì dell’Angelo e che i leccesi protraggono al martedì, rispettando un’antichissima consuetudine, retaggio del rito bizantino.
La Pasqua, festa cristiana per eccellenza è legata a tante tradizioni: dal grano, ai cosiddetti sepolcri, passando per le uova di cioccolato.
La marangia, in lingua melangola e cetrangola, forse incrocio col cedro, è probabilmente il termine più antico del frutto, proveniente dall’arabo narang, importato dai musulmani in Sicilia.
La ritualità della morte di Cristo comincia con la Domenica delle Palme e prosegue con le processioni del Giovedì santo quando ha inizio la Settimana Santa caratterizzata da processioni che creano un’atmosfera di solenne drammaticità, di contrizione dello spirito e di mortificazione della carne.