Accanto al generale entusiasmo per un evento di rilevanza internazionale come quello che vedrà protagonista Lecce il prossimo 22 luglio, si assiste da qualche giorno, sulle testate locali come sui social network, anche ad un fiorire di commenti tra l'ironico e il catastrofista sugli aspetti più disparati della sua organizzazione.
Coinvolge a livello individuale e mondiale: la distrazione. Si pensi alle grandi strategie politiche per sviare subdolamente l’attenzione delle masse su spinosi problemi nazionali o internazionali.
Un anno fa sono state pubblicate le Linee guida della Cei per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Un passo importantissimo per la Chiesa Italiana.
C’è un tempo prima del coronavirus e un tempo dopo. E c’è un mondo che ha dato una grande prova di sé: la scuola. Insegnanti, dirigenti e tutti gli operatori ma soprattutto gli studenti.
Non mancano le strizzatine d’occhio alle diocesi italiane, ma il testo unico appena depositato in Commissione alla Camera non modifica il senso della nuova e controversa proposta di legge contro, tra l’altro, omofobia, lesbofobia, bifobia, transfobia. Una proposta di legge che risponde ad una precisa logica culturale.
Un caffè e un simbolico “batticinque” per chiudere sugli ultimi dettagli: intesa più che salda. E Lecce regina della moda per una notte. Almeno.